I Festival Itinerante del Teatro Amatoriale – Programma

PROGRAMMA

Venerdì 15 ottobre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
“ Il giramondo”
di Aphra Behn traduzione Paolo Zardetto
Compagnia “Colonna Infame” di Conegliano (TV)

Immaginate a metà del ‘600, una Napoli in tempo di Carnevale, piena di festa e di pulcinelli in vena di scherzi. In questo mondo pazzo e strabiliante, due sorelle piangono il loro destino, segnato dalla ferrea volontà del padre: la bella Lucia deve sposare il vecchio e odioso don Vincenzo, l’allegra Elena deve chiudersi in convento. Anche il loro fratello don Pedro ci si mette, proponendo a Lucia un’alternativa che è per lei un nuovo laccio.
Tra duelli e tarantelle, imbrogli e mascherate, malintesi e pulcillenate di ogni sorta, il Carnevale rimescola le carte di tutti i personaggi che vi si trovano coinvolti, verso un finale che si scoprirà …. solo buttandosi nella mischia e dando via alle danze!

Sabato 16 ottobre ore 21.00
Teatro “Pileo” di Prata di Pordenone
“Sesso e gelosia”
Compagnia “Lab. Teatrale Terzo Millennio” di Cengio (SV)

Sesso e Gelosia: Chissà perché Marc Camoletti ha scelto questo titolo! Sesso di sicuro non se ne vede e tutto sommato se ne parla poco e in teoria.
Gelosia, un sentimento devastante almeno nell’iconografia classica (vogliamo parlare di Otello?…).
Qui la gelosia – che sembrerebbe il motore dell’azione – è tenuta così sotto controllo, è talmente teorica anch’essa, che sembra quasi una boutade del protagonista.
In effetti “Occhio per occhio” oppure “Chi la fa l’aspetti” potevano rivelarsi titoli più azzeccati. Ma tant’è… Che dire? Son tutti figli di Feydeau, anche i contemporanei.
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Venerdì 22 ottobre ore 21.00
Teatro “Pileo” di Prata di Pordenone
“Il Barbiere di Siviglia” 
da Gioachino Rossini 
Compagnia “Teatroimmagine” di Salzano (VE)

Come può una compagnia di Commedia dell’arte avere linsolenza di mettere in scena un’opera classica come “Il Barbiere di Siviglia”? Ci ricordiamo tutti l’apertura di Rossini: “, … la ran la lera, la ran la là”. Non ci viene, ogni tanto, di cantare sotto la doccia “Figuro qua, Figaro Ià”? Si, quest’opera fa parte, inesorabilmente, della nostra cultura storica e sociale. Le arie più celebri sono state usate in tutti i frangenti: cinema, musica, televisione …. e tocca a noi, oggi, con la nostra esperienza ormai ventennale, di “profanare” un monumento del repertorio operistico italiano. “Il Barbiere di Siviglia” è un’opera leggera e buffa. Già nella scrittura del libretto (datato 1816 e inizialmente intitolato “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”), riconosciamo subito sotto le vesti eli Bartolo il nostre Pantalone de’ Bisognosi: avaro, sospettoso, eternamente innamorato d’ una fanciulla tanto più giovane. E Figaro, non somiglia al nostro simpatico Arlecchino, sempre pronto a seminare intrighi attorno a lui? Il Conte d’Almaviva ci ricorda tanto Florindo, l’innamorato dell’ “Arlecchino servitore di due padroni” e Rosina è la classica giovane innamorata. Don Basilio, maestro di musica, sapientone e corruttibile, somiglia stranamente al nostro panciuto Dottor Balanzone.

Sabato 23 ottobre ore 21.00
Teatro “Carlo e Gaspare Gozzi” di Pasiano
“Taxi a due piazze” 
di Ray Cooney  Compagnia 
“Arte Povera” di Mogliano Veneto (TV)

La commedia più elevata si ottiene quando la comicità non è fine a sé stessa ma diventa il veicolo, vivace e divertente, di un messaggio; messaggio attraverso il quale si mettono in evidenza, pur se tra un frizzo ed un lazzo, i difetti e le contraddizioni della società. Questo è il fine della commedia, sin dai tempi di Aristofane. E questo è quello che accade anche in “Taxi a due piazze”. Sostenuta da un ritmo incalzante, “Taxi a due piazze” è la classica commedia degli equivoci nella quale i personaggi, il marito due volte marito, l’amico/fattore, la moglie/monaca, la moglie/travestito, il poliziotto/pervertito, si ritrovano, chi dolosamente, chi per necessità, chi senza consapevolezza, a rivestire più ruoli per cercare di affermare ognuno la propria, comoda, verità. Ci troviamo, infatti, in un ambiente speculare nel quale due situazioni distinte si contrappongono l’una all’altra quasi confondendosi e creando un unicum indistinto che accentua la sensazione di doppiezza che attraversa tutta l’opera. Tutti i personaggi, come animati da un orologio magico, reggono perfettamente i tempi indiavolati della rappresentazione, in cui è quasi impossibile riprendere fiato tra una risata e l’altra; tante sono le battute fulminanti, tante sono le gag visive che prepotentemente bussano alle varie porte, tanto rapidamente si complica il castello di bugie innalzato dai protagonisti.

Venerdì 29 ottobre ore 21.00
Teatro “Carlo e Gaspare Gozzi” di Pasiano
“Il mistero dell’assassino misterioso”
 di Lillo & Greg  
Compagnia “Panvil Productions” di Rozzano (MI)

“Non sarà l’Amleto di Schekspsss…sckeckpssir…ma è uno straordinario connubio tra Agatha Christie e Neil Simon…”… dice la commedia. Questo non è vero visto che più di Simon c’è la mano comica dei nostri Lillo & Greg. Sulla struttura di un “giallo” viene a crearsi l’evento comico del teatro nel teatro, lo scambio dei personaggi in un gioco tra scena e fuori scena. L’attore improvvisato che arriva dalla platea ed entra nella scena cambiando l’assetto e i riferimenti  “rassicuranti e sicuri” di una replica. L’opera originale è “fuori dal controllo” del registra e autore perché l’imprevisto è il vero protagonista. Ecco gli ingredienti che mi hanno catturato e che raccontano, a modo loro, quel che il teatro è. Ecco quello che mi piace di questo nuovo lavoro e che spero catturerà anche chi lo guarda. L’invito personale è dunque di sedersi ed assistere ad “Il mistero dell’assassino misterioso”, perché ne vale la pena e perderselo sarebbe davvero un…delitto!

Sabato 30 ottobre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
“Figli delle stelle” 
di Leo Resconi e Pietro Affer 
“Gruppo Teatrale Del Pentagono” di Bareggio (MI)

Figli delle stelle. Persone che si sono ritrovate a vivere sulla strada per un lutto, perché abbandonate o licenziate o per situazioni che non hanno saputo controllare. Sulla strada hanno scoperto un mondo duro e freddo. Per la strada queste persone hanno dovuto ricominciare a vivere, e con le loro storie farci riflettere su realtà molto vicine a noi e non così lontane come si potrebbe credere. Attraverso il loro mondo fatto di povertà e disagio, hanno però ritrovato una dignità sottratta loro dalla società moderna, che emargina, allontana, ammazza tutto quello che è “anormale”, cioè non in linea con i canoni e le regole imposte dal sistema, ormai sempre più insensibile ed egoista, dove i valori più elementari, famiglia, amicizia, onestà e lealtà, sono stati cancellati a favore di assurde logiche consumistiche, dove il danaro è diventato il padrone dell’ultimo bene che ci rimane, la nostra anima. Allora fin che si è ancora in tempo varrebbe la pena fermarsi un attimo, ascoltare la voce dei propri cuori e guardarsi intorno, tornare indietro fino al punto dove tutto e cominciato, cancellando la fine per dare vita ad un nuovo inizio e ritrovare il senso delle nostre esistenze, esseri di un unico creato, semplici ed umili figli delle stelle.

Azzano Decimo (PN)
Sabato 6 novembre, ore 21.00
c/o Teatro Mascherini, via Divisione Julia
SERATA DI GALA E PREMIAZIONI
Rappresentazione dello spettacolo vincitore del concorso regionale:
Teatro a Tema di Trieste
Vestiti, usciamo! 
di Simonetta Vallone

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