Scufute rosse va alla guerra
Aneddoti di guerra dalla disfatta di Caporetto all’occupazione, visti con gli occhi di una ragazza.
Testo di Norina Benedetti
Dopo la più che positiva esperienza del monologo “Resurequie” insignito come migliore spettacolo, migliore gradimento del pubblico a Ponte nelle Alpi (BL), secondo premio a Concordia Sagittaria (Ve), Migliore spettacolo ad Ascoli Piceno e Migliore spettacolo ad Allerona (Tr),Migliore attrice, Migliore regia, Maggior gradimento del pubblico, a Genola (Cn) la Compagnia Teatro Estragone si cimenta in un nuovo monologo interpretato da Norina Benedetti. Lo spettacolo “Scufute rosse va alla guerra” che significa Cappuccetto Rosso va alla guerra, si concentra sulle giornate che vanno della disfatta di Caporetto con il relativo sfollamento della popolazione fino alla conclusione della Guerra. Un anno di vicende vissute in prima persona da una ragazza dodicenne che parte da Udine, giunge a San Vito al Tagliamento (Pn) e ritorna a Sclaunicco (Ud) dove trascorre l’anno dell’occupazione. Attraverso il percorso geografico ed emozionale della protagonista si mettono in evidenza aspetti di cronaca civile del territorio, senza perdere di vista la connessione con quelli militari e storici. Lo spettacolo nasce da un attento studio di testi riferiti al periodo citato e dalle testimonianze dirette riguardanti la protagonista raccolte dalla drammaturga, per mettere in luce non tanto un elenco di fatti militari e politici quanto quelli umani universalmente riconoscibili, con l’obiettivo di accendere una riflessione e una comprensione su quel nefasto periodo. Come si può evincere dal titolo “Scufute rosse va alla guerra” non viene tralasciata una cornice originale e creativa nel quale il racconto prende vita. Infatti la fiaba di Cappuccetto Rosso fa da filo rosso alla struttura dello spettacolo permettendoti fatto un parallelismo molto simpatico e arguto sulla fiaba di Capuccetto Rosso e la vicenda della nonna a sua volta soprannominata “scufute rosse” per via di un fazzoletto rosso che portava in testa. Lo spettacolo è stato pensato per un target di persone che possono rispecchiarsi in quel periodo avendo avuto i genitori o i nonni in guerra e ricordando i racconti che sicuramente venivano fatti in famiglia, ma anche per un target di giovani che vogliano ricevere informazioni riguardanti quel periodo storico focalizzato nella nostra regione. La regia è firmata da Carolina de La Calle Casanova drammaturga e regista professionista milanese che ha lavorato per anni a fianco di Paolo Rossi.
L’attrice Norina Benedetti, ha ottenuto riconoscimenti importanti sia a livello regionale, sia nazionale per tutti gli spettacoli che fin ora ha portato in scena.
Premio “Migliore spettacolo” e “Migliore gradimento del pubblico” Festival Regionale “Teatro a Tema” di Trieste.
Motivazione : “Per l’altissima e completa testimonianza di un teatro che vuol essere non solo momento creativo, ma nutrimento della coscienza umana”
Regia: Carolina Calle Casanova
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