V Festival Internazionale del Teatro Amatoriale – Programma

PROGRAMMA

Venerdì 10 ottobre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
“Molto piacere” 
di Andrea Castelletti
Compagnia “TeatroImpiria” di Verona
Regia Andrea Castelletti

I genitori di due bambini che si sono picchiati al parco si incontrano per un accordo ed una riappacificazione, cercando di risolvere la cosa da persone civili. Ma gli iniziali convenevoli e buoni proponimenti si trasformano presto in velenosi battibecchi e ciniche visioni, innescando un’esilarante carneficina dialettica, dove ad essere massacrate sono idee, convinzioni, luoghi comuni. E così quattro adulti arrivano a comportarsi come bambini, degenerando in comportamenti e situazioni assurdi e ridicoli. Le linee di combattimento vengono continuamente ridisegnate, in quella che risulterà una resa dei conti di tutti contro tutti, finché ognuno si rivela per ciò che è veramente: mostrando le proprie contraddizioni più profonde. Una commedia tragica e comica, graffiante e divertente, che elargisce un valido esempio della condizione umana di noi occidentali all’alba del terzo millennio, dove uomini e donne si sentono ostinatamente più importanti dell’ambiente che li circonda.

Sabato 11 ottobre ore 21.00
Teatro “Carlo e Gaspare Gozzi” di Pasiano
“Ricette d’amore” 
di Cinzia Berni
Compagnia “Sesto Atto” di Sesto Fiorentino (FI)
Regia Sabrina Balducci

Per preparare l’esame di arte culinaria del corso “A tavola con lo chef”, quattro donne si riuniscono in una delle loro cucine. Lì, nonostante le differenze di età, di carattere e di personalità, tra una salsa e un dolcetto, Silvia, Giulia, Irene e Susanna diventano amiche. La riunione culinaria si accenderà di piccante quando…

Venerdì 17 ottobre ore 21.00
Teatro “Carlo e Gaspare Gozzi” di Pasiano
“Don Giovanni” 
di Molière
Compagnia “Teatro Incontro” di Trieste
Regia Sandro Rossit

Le avventure dello spregiudicato libertino, seduttore e rubarubacuori per eccellenza, pronto a farsi beffe anche del cielo pur di soddisfare le sue irrefrenabili smanie d’amore, diventano un’opera in cui, sotto l’accattivante meccanismo della comicità, Molière insinua una carica sovversiva e polemica. La vicenda è imperniata su continui contrasti, presentati con una varietà di toni e di registri tale che la commedia risulta apparentemente frammentaria e disorganica. Ma la solidità della coppia Don Giovanni & Sganarello, spina dorsale della pièce, è di per se un elemento sufficiente a garantire unità alla rappresentazione, giustificando ogni sua dissonanza. Inoltre il carattere del protagonista viene esaltato proprio dalla capacità di Don Giovanni di destreggiarsi abilmente tra i bisogni e i linguaggi di personaggi tanto diversi, ma altrettanto irrigiditi entro schemi e limiti per lui del tutto convenzionali. Crediamo che, dalle avventure fantastiche e plateali di un eroe seicentesco, possa emergere ancora oggi la storia disperata e seducente di un uomo in grado di scuotere la nostra coscienza.

Sabato 18 ottobre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
“El Senator Volpon” 
di Luigi Lunari
Compagnia “Astichello” di Monticello Conte Otto (VI)
Regia Aldo Alvin Zordan

E’ stata definita “una gioiosa satira politica, una commedia crudele, terribilmente vera, magistralmente scritta da uno degli autori contemporanei più famosi”. Racconta di un potente uomo politico, con le mani in pasta in molti affari più o meno leciti, che nel cinismo di uomo corrotto, aveva conservato una grande fede nel sacrario e nella purezza della famiglia. Il protagonista è chiamato a combattere su due fronti; la salute e il tentativo dei suoi “amici” di partito di eliminarlo. Caustica e tagliente, divertente e acuta, la commedia trasporta lo spettatore nella casa di un potente politico alle prese con una fase particolarmente complessa della sua carriera: da qui lo scatenarsi, attorno alla sua poltrona, di un grottesco tiro alla fune tra personaggi intriganti e maneggioni, ciascuno intenzionato ad approfittare al meglio della situazione per agevolare gli interessi dei quali è rappresentante. A questo scenario, facilmente ricollegabile a un certo sistema politico di qualche anno fa, si affianca quello più personale del senatore, alle prese con un delicatissimo problema familiare: anche in questo caso la penna di Lunari è intinta nel vetriolo, mettendo in luce, tra le risate e il divertimento, un certo senso fragile e superficiale di famiglia, vissuta solo come apparenza anziché come rete di sentimenti, rispetto e aiuto reciproco. Una commedia terribilmente vera, con scoppiettanti ironiche battute – una denuncia a una certa classe politica e alle ipocrisie della famiglia, che acquista, con la riscrittura in lingua veneta, immediatezza e spontaneità.

Venerdì 24 ottobre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
“Mandragola” 
di Niccolò Machiavelli
Compagnia “Al Castello” di Foligno (PG)
Regia Claudio Pesaresi

La caratteristica principale del teatro rinascimentale italiano è quella di far confluire nel genere comico di matrice greco-latina la materia novellistica, attinta prevalentemente al gran bacino del Decamerone, le cui pagine più frequentate erano, già allora, quelle dominate dall’eros, dalle beffe, dall’intrigo, dalla tresca e dallo scherno, e trova una della sue più alte espressioni nella Mandragola di Niccolò Machiavelli. La Mandragola ruota infatti intorno a una crudele beffa erotica, spinta oltre il divertimento boccaccesco, fin verso la profanazione del sacro e dell’istituto familiare. I personaggi, gli astuti come gli stolti, sono sempre mossi dal principio dell’utile e vengono istruiti alla scuola della dissimulazione, e finiscono per diventare la divertita trasposizione in chiave allegorica dei cortigiani che Machiavelli ha ritratto nelle pagine dei suoi notissimi scritti politici. Massimo rispetto e fedeltà al testo e al linguaggio per questa mia messa in scena di “MANDRAGOLA” che si prefigge di recuperare sonorità, musicalità e termini oggi purtroppo sopraffatti da linguaggi banali, inquinati da troppi termini stranieri e sempre più privi di qualsiasi espressione poetica. L’intenzione è quella di rendere comprensibile a tutti un testo del ‘500 evidenziando espressioni e azioni, ricercando anche nel sottotesto situazioni possibili giustificate dallo svolgersi della vicenda. Unica contaminazione le musiche degli intermezzi, il cui testo è quello originale, scritte appositamente, che riecheggiano vagamente sonorità di quel cantautorato moderno che dalle ballate medievali prende spunto.

Sabato 25 ottobre ore 21.00
Teatro “Carlo e Gaspare Gozzi” di Pasiano
“Casa di frontiera” 
di Gianfelice Imparato
Compagnia “Gli ignoti” di Napoli
Regia Guglielmo Marino

Era il 1993 quando in televisione il Prof. Miglio, ispiratore dei “valori” della Lega Nord, stigmatizzava i meridionali che, a suo dire, inquinavano le sacre terre padane e la loro culturali. Era il 1993 quando Gianfelice Imparato scriveva “Casa di frontiera”! L’autore voleva solo divertire ironizzando su futuri scenari impensabili e irrealizzabili? ..O intendeva lanciare un grido d’allarme per quello che sarebbe potuto accadere? A distanza di un ventennio Casa di frontiera è¨ testo di grande attualità ; Gli scenari “impensabili e irrealizzabill” sono invece sempre più vicini! In Italia si torna a parlare di “secessione”,cresce l’intolleranza verso le “diversità “ in genere. Il grido d’allarme” non è¨ più per quello che potrebbe accadere ma per quello che stà  accadendo!

Sabato 8 novembre ore 21.00
Teatro “Marcello Mascherini” di Azzano Decimo
SERATA DI GALA E PREMIAZIONI
Ospite d’onore Enrico Beruschi

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